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Il Polo Bibliotecario Neretino

Il Polo Bibliotecario Neretino Achille Vergari prende il nome dall’omonima biblioteca ed è un marchio culturale del Comune di Nardò, destinato a rendere riconoscibili le politiche di valorizzazione, fruizione, conservazione e diffusione della conoscenza, attraverso il patrimonio documentario del Comune di Nardò e gli spazi a ciò destinati.

Il Polo Bibliotecario Neretino è costituito dalla Biblioteca Comunale Achille Vergari, dal Centro Servizi Culturali, dall’Archivio Storico del Comune di Nardò, dalla “biblioteca diffusa” presente in vari luoghi del territorio cittadino.

Il patrimonio librario e documentale custodito dal Polo Bibliotecario Neretino rappresenta le radici culturali della città. L’ente, infatti, custodisce attraverso le sue biblioteche circa 4000 volumi antichi, numerosi fondi legati a studiosi e collezionisti locali, innumerevoli edizioni rappresentative della cultura locale ed una ricca emeroteca. Il patrimonio librario è gestito secondo regole specifiche, che garantiscono libertà d’accesso a chiunque, preservando il valore del patrimonio stesso.

Nel 2023 è stato allestito uno spazio utile alla fruizione multimediale, secondo i principi della community library e della piena accessibilità.

Il Polo Bibliotecario Neretino mette a disposizione degli utenti il patrimonio librario posseduto e si occupa della selezione delle pubblicazioni, che vengono accolte secondo specifiche strategie di catalogazione; l’istituzione funziona, inoltre, come stazione di prestito interbibliotecario e promuove la cooperazione e la collaborazione con altri enti del sistema bibliotecario regionale e nazionale.

La Biblioteca Comunale Achille Vergari

La Biblioteca Comunale Achille Vergari, cuore del Polo Bibliotecario Neretino che porta il suo nome, è ubicata nel centro storico di Nardò ed è ospitata in un edificio del XIX secolo, caratterizzato da un imponente portale d’accesso. La sua dotazione è frutto dell’attenzione riservata dalla Città al proprio patrimonio culturale. In particolare, la Biblioteca Vergari – nata dopo l’Unità d’Italia – accoglie un prezioso patrimonio librario, costituito da migliaia di volumi, provenienti dalle biblioteche dei Frati Minori Riformati di S. Antonio da Padova, dei frati Domenicani e dei frati Conventuali francescani.

A queste dotazioni si è aggiunto un cospicuo fondo librario, frutto della donazione di Achille Vergari, illustre cittadino neretino, medico, uomo di cultura e collezionista di libri, che alla sua morte, avvenuta nel 1875, dispose che il suo ingente patrimonio librario fosse donato al Seminario di Nardò, in modo da costituire una biblioteca di carattere scientifico. Nel 1885, il Vescovo Michele Mautone rinunciò ad amministrare la biblioteca e, secondo quanto stabilito dallo stesso Vergari nel proprio testamento, tale patrimonio passò al Comune di Nardò.
Il 14 dicembre 1886 il consiglio comunale di Nardò decise la costruzione dell’edificio che tuttora ospita la Biblioteca. I lavori terminarono nel 1892.
La struttura bibliotecaria è costituita da 10 locali, distribuiti su una superficie complessiva di mq. 470 e dispone di un ampio giardino, denominato il giardino dei lettori, destinato ad eventi, come ad esempio la presentazione di libri, e alla lettura all’aria aperta.

Gli spazi

Gli spazi sono concepiti secondo i nuovi criteri di biblioteconomia in particolare ispirati al Four spaces model scandinavo dove gli spazi sono flessibili e polivalenti e i comportamenti e i modi d’uso degli utenti determinano le aree funzionali creando le condizioni affinché la biblioteca diventi luogo di aggregazione sociale in cui è possibile riconoscersi come parte di una comunità.
In biblioteca si trovano spazi allestiti e organizzati a misura di giovane lettore: si va dagli angoli morbidi per i più piccoli in fascia prescolare, ai tavoli per lo studio individuale o di gruppo per i più grandi, una zona relax ed ascolto musica, e postazioni informatiche.
Tutti gli spazi sono: confortevoli, luminosi e ben riscaldati, aperti con un orario continuato e anche il sabato per creare occasioni di incontro fra i cittadini con interessi comuni, per creare iniziative e sfuggire alla solitudine, la biblioteca diventa quindi luogo di prossimità e comunità e si propone come luogo di socialità e di eventi culturali, favorendo il rapporto con il pubblico reale o potenziale.
Nella progettazione degli spazi si è tenuto conto di criteri di:

Trasparenza
Gli utenti avranno la possibilità di guardare all’esterno attraverso ampie vetrate che si aprono sul “Giardino dei lettori” in cui si organizzeranno incontri e proiezioni all’aperto e in cui saranno allestiti vari angoli di lettura.

Accessibilità
L’accesso al sapere e alla cultura è garantito a tutti per questo l’edificio, situato nella zona a traffico limitato è facilmente raggiungibile a piedi da un gran numero di persone, le barriere architettoniche sono state rimosse o gestite secondo la normativa vigente, per facilitare gli utenti a mobilità ridotta come anziani e bambini ma anche gli utenti potenziali non abituati a frequentare la struttura.

Flessibilità
Gli spazi sono funzionali ai servizi bibliotecari, sono articolati in zone differenziate per servizi e per modalità di fruizione ed alcuni sono polifunzionali in grado di trasformarsi secondo le esigenze del pubblico, senza intralciare le normali attività di studio e ricerca e possono essere trasformati per adattare le sale ad attività culturali o sociali come: conferenze, mostre, laboratori, o altri eventi ospitati in biblioteca.
Tutti gli spazi sono ampi e ben concepiti, di dimensioni adeguate alla comunità di riferimento e alla loro potenziale crescita.

Espandibilità
Secondo la nuova normativa antincendio si è reso necessario ridurre drasticamente il numero degli scaffali e di alcune collezioni, come il Fondo Antico, che verranno collocate in altra sede; ciò nonostante si è tenuto conto nell’allestimento del possibile incremento delle collezioni e dell’auspicabile successo della biblioteca.

Confort per utenti e personale
1.  Una buona luce naturale che è un fattore di benessere per gli utenti
2.  Una buona  insonorizzazione
3.  Una buona climatizzazione
4.  Sostenibilità ecologica rispetto agli Sdgs dell’Agenda 2030.

Facilità di circolazione interna
Facilità di circolazione interna, leggibilità, trasparenza dell’edificio, visibilità della biblioteca, sono fondamentali perchè la biblioteca non sempre si rivolge ad un pubblico esperto che è in grado di sapersi orientare intuitivamente nell’edificio quindi il pubblico è aiutato nella sua ricerca non solo dal personale ma anche dal modo di presentare i documenti a scaffale aperto, (novità della biblioteca che prima era a scaffale chiuso).
I volumi della biblioteca sono catalogati con il metodo RICA e nel riallestimento è stato opportuno differenziare le sale per soggettazione con una segnaletica ben concepita ed efficiente per una buona leggibilità degli spazi interni e delle caratteristiche funzionali dell’edificio.

Spazi adatti per i servizi interni
Nella biblioteca di pubblica lettura, due sono le aree funzionali principali:
I servizi al pubblico: front office.
I servizi interni: back office.
Gli spazi del back office sono adeguati allo staff per poter lavorare in modo confortevole.
La localizzazione e la gerarchia delle funzioni è stata concepita in modo chiaro ed inequivocabile.
I servizi molto popolari e frequentati, come la caffetteria, sono stati posizionati vicino all’ingresso, mentre
il fondo locale i manoscritti e la sala lettura sono collocati lontano dalle aree più frequentate.

Buona qualità degli arredi
Buoni arredi e buon design per creare un’atmosfera piacevole e accogliente, dove ciascuno può sentirsi in un ambiente inclusivo.

Centro Servizi Culturali

La Biblioteca nel Chiostro dei Carmelitani, afferente al Polo Bibliotecario Neretino Achille Vergari, nasce con l’iniziativa del Centro Servizi Culturali e Bibliotecari, presente nel Comune di Nardò sin dagli anni ’60 (UNLA, CSPCR, CRSEC). La sede si trova al primo piano del prestigioso Convento dei Carmelitani in Corso Vittorio Emanuele II. Negli anni, il centro è stato oggetto di diverse strategie culturali, con azioni dedicate alla lotta all’analfabetismo, alla promozione della lettura, alla valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, monumentale e ambientale, con un’intensa azione legata alla salvaguardia, difesa e valorizzazione culturale del Parco Naturale di Portoselvaggio.
Attualmente, il Centro consta di una dotazione libraria di oltre di 30.000 titoli, catalogati in digitale e suddivisi in sezioni speciali. Le sezioni Bambini, Ragazzi e Giovani sono ricche e qualificate. Il Centro Servizi Culturali e Bibliotecari si rivolge soprattutto ad un’utenza di giovani e studenti ed è aperto alla realizzazione di progetti e attività di promozione della lettura, iniziative culturali, artistiche, musicali e cinematografiche, seminari e convegni.

L’Archivio storico

L’archivio storico si trova al piano terra del Castello Acquaviva d’Aragona. È consultabile solo in presenza di personale dell’Ente e previa prenotazione, per specifici motivi di studio e ricerca.